La nostra storia
Azienda agricola
È il 1932 quando Guido Donato, in seguito alla prematura morte del padre, poco più che ventenne, lascia Monselice (PD) per stabilirsi con la madre ed i fratelli ad Alberese (GR) dove gli è stato assegnato il podere denominato “Merano” come mezzadri. Sono gli anni in cui Mussolini ha dato nuova spinta a quellʼambizioso progetto che conosciamo come “Bonifica Integrale”, unʼimponente opera idraulica che ha lo scopo di rendere fertili e salubri i territori tra le due rive del fiume Ombrone, invasi da paludi e malaria. Lʼimmigrazione fu consistente, specialmente dal Veneto, attirata dalla possibilità di una nuova vita e nuove opportunità. La casa colonica assegnata alla famiglia Donato, si potrà riscattare in cambio del duro lavoro, non solo nei campi, ma anche alla realizzazione delle opere idrauliche di bonifica. Anche la giovane Agnese è arrivata ad Alberese da Legnaro (PD) , poco prima, spinta dalle stesse motivazioni. Accomunati dalla provenienza dalla medesima provincia -Padova- e dagli interessi che ogni giovane di qualsiasi epoca condivide, Agnese e Guido ben presto formano una famiglia. Nel ʼ38 arriva Anna e Ines nasce lʼanno seguente. La casa non è molto cambiata da quella che oggi si staglia come unʼisola gialla in mezzo a una campagna disegnata da geometrie di campi e frutteti. Al piano terra ci sono le stalle dove vengono custoditi gli animali, nellʼaia cʼè lʼabbeveratoio, proprio sotto al pozzo azionato da una pompa eolica. Tutto intorno cʼè il terreno da coltivare a cereali, si potranno mettere a dimora olivi e alberi da frutto. Lʼ Italia entra in guerra e Guido è chiamato al fronte, lasciando tutto nelle mani di Agnese, che è in attesa della terza figlia, Guerrina. Guido torna dalla guerra e nel 1947 nasce Francesca. Nel 1949 arriva Ennio, che morirà in uno sfortunato incidente, schiacciato da un trattore nel 1962. Nel ʼ50 nasce Rosetta e nel 1953 arriva lʼultimo figlio: Gino. Il podere, di fatto, è condotto da Agnese, che durante la guerra ha dato prova di forza, determinazione e capacità e ancora oggi è lei il vero pilastro della famiglia, poiché gli anni della guerra e della prigionia hanno minato la salute del marito. Guido si spegne nel 1972. Il 1972 è anche lʼanno in cui il giovane Gino si fidanza con Valentina. Gino e Valentina sono entrambi appassionati di ballo e hanno deciso di fare coppia non solo sulle piste, ma anche nella vita. Nel 1974 si sposano e unʼaltra generazione di Donato prosegue con lʼarrivo di Giuliano e poi di Gessica. È il 1975 quando la regione Toscana istituisce il Parco Naturale della Maremma, unʼaerea a protezione speciale di 9800 ettari, che si estende tra le località di Principina a Mare e di Talamone. Il Merano è nel cuore del Parco, a solo 1,5 Km dal centro di Alberese. Gino e Valentina ristrutturano la casa nel 1999, grazie a incentivi regionali, con un intervento che converte le stalle ormai inutilizzate in quattro alloggi indipendenti da destinarsi allʼaccoglienza turistica. Nel 2007 muore lʼamatissima nonna Agnese, inferma da diversi anni, accudita dai familiari fino alla fine. Oggi il podere Merano non è solo agriturismo, ma anche azienda agricola biologica certificata che produce cereali, legumi, olio, vino, ortaggi e frutta. I nostri mirtilli sono tra i più apprezzati della zona. Alleviamo animali da cortile senza mangimi e senza farmaci. Il nostro obiettivo è mantenere il Merano in sintonia con lʼambiente della Maremma, semplice e autentico, così come lo erano i nostri nonni Agnese e Guido. La storia del “Merano” Questa è la nostra storia, fatta di persone e di lavoro, ed è ciò che ancora oggi, nel XXI secolo, ci rende orgogliosi.